Credito d’imposta investimenti beni strumentali 4.0

Con la legge di Bilancio 2020 (Legge 160 del 27/12/2019) dal 01/01/2020, la normativa che regola gli incentivi relativi all’iperammortamento è stata sostituita da un nuovo sistema basato sui crediti di imposta.

Con le leggi di bilancio 2021 (Legge 178 del 30/12/2020) e 2022 (Legge 234/2021 del 30/12/2021) viene confermato il nuovo credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali, con decorrenza a partire dal 16/11/2020.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Beni materiali (di cui allegato A – Legge 11 dicembre 2016 n.232)

  1. Strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica, il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.
  2. I suddetti beni devono essere interconnessi ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program, con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo.
  3. Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
    Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».

Beni immateriali (di cui allegato B – Legge 11 dicembre 2016 n.232)

Software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni.

Sono esclusi i beni con un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% (ammortamento più lungo di 15 esercizi) nonché i beni indicati nell’allegato 3 della legge di stabilità 2016.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

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